Verticalità e adrenalina sul Picco Ifinger

Verticalità e adrenalina sul Picco Ifinger

È l’alba di una meravigliosa giornata estiva, io sono di ottimo umore e pronta per una nuova avventura. Dopo che molti amici e conoscenti mi hanno detto che la via ferrata Heini Holzer inaugurata l’anno scorso è una piccola chicca che nessun amante della montagna dovrebbe perdersi, ho deciso di provare per credere e vado a farla con un’amica.

Partiamo belle cariche e curiose di vedere cosa ci aspetta. Prendiamo la funivia Taser e dopo un breve tratto lungo il sentiero Ifinger Schartlweg arriviamo all’attacco della via, perfettamente contrassegnato. Ci infiliamo l’imbrago e il casco e iniziamo a scalare la parete del Picco Ifinger. Giunte sull’ultimo tratto della ferrata il cuore mi si ferma in gola. Questo tratto denominato Spigolo dell’Angelo è sicuramente il passaggio più imponente. Arriviamo in vetta felici e soddisfatte. Dopo aver dato uno sguardo a 360° decidiamo di salire anche sulla cima del Piccolo Ifinger. In circa 10 minuti siamo su e la vista è magnifica: Merano, Scena, la Valle dell’Adige e il Monte Monzoccolo. Sgranocchiamo qualcosa e poco dopo ci mettiamo in marcia per affrontare la discesa. È stata una giornata fantastica e l’escursione è stata anche più bella di quel che mi aspettassi. Una via ferrata che merita davvero!
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