Ma com’è nata questa tradizione? L’usanza risale al periodo precristiano, quando le lunghe e gelide notti di dicembre inquietavano le persone. Si pensava che i spiriti dell’inverno - delle creature terribili e spaventose - fossero la causa di disgrazie, catastrofi e malattie. Naturalmente le persone cercavano un metodo per combattere questo male! Così sono nati i “Krampus”. Si pensava che questi esseri ancora più spaventosi e brutti potessero allontanare gli spiriti malvagi. Perciò degli uomini coraggiosi iniziarono a scolpire maschere di legno, indossarono delle pellicce e percorsero così le strade dei paesi. Inoltre facevano rumore con campane e catene per cacciare gli spiriti.
Con il sorgere del Cristianesimo e la crescente importanza del vescovo San Nicolò, la tradizione dei “Krampus” si mescolò con la nuova religione. Nicolò, il protettore dei bambini, è l’incarnazione del bene, mentre i Tuifl che lo accompagnano rappresentano il male.
E ancora oggi tutti i bambini hanno i brividi - e anch’io mi spavento - quando si sente il suono delle campane e delle catene. Questo infatti significa che i Krampus si aggirano di nuovo lungo le strade e puniscono tutti coloro che non sono stati buoni! Così ogni anno a Scena si svolge la grande sfilata di San Nicolò e dei “Krampus”, dove i nostri “Burggräfler Tuifl”, i diavoli del Burggraviato, presentano i loro costumi fatti a mano. Con spettacoli del fuoco, carri infernali e la carrozza di San Nicolò questa sfilata è uno spettacolo per grandi e piccini. In seguito vengono distribuiti i sacchetti di San Nicolò con dolci, cioccolata e arachidi e gli adulti si possono godere un buon vin brulé. È questo il momento in cui si vede che sotto le maschere di queste terrificanti creature si nascondono delle persone buone e gentili.