Descrizione generale
L’escursione archeologica inizia a Maso Corto. Con la funivia si arriva alla stazione a monte, quindi con una breve salita si arriva al Grawand e alla meravigliosa croce di vetta, si scende il crinale per raggiungere il piccolo lago di Finale e il maso Finail, l’ex granaio più in alta quota. Si oltrepassa agevolmente il maso Raffein fino a raggiungere il maso Tisa e infine si arriva al paese di Vernago, con il suo splendido lago artificiale.
Descrizione cammino
Con la funivia dei ghiacciai si parte da Maso Corto/Kurzras (2011 m) e si raggiunge in pochi minuti la stazione a monte (3212 m), dalle cui terrazze si può godere un paesaggio alpino di rara vastità: dalle cime eternamente ghiacciate dell'Ortles-Cevedale al gruppo dell'Adamello, dalla Palla Bianca alla Wildspitze. Da qui si risale il breve tratto che porta alla Croda delle Cornacchie-Grawand (3251 m), sovrastata da una croce. In basso è già ben visibile il laghetto di Finale/Finailsee che raggiungeremo seguendo l'itinerario archeologico A1 corrispondente anche al sentiero numero 8. Scendendo in cresta si raggiunge la forcella di Finale/Finailjoch (3084 m) posta a monte degli impianti di risalita. In alcuni tratti il sentiero è ripido e all'inizio dell'estate è possibile trovare resti di neve ghiacciata! Nei pressi di questo splendido specchio d'acqua (2709 m), ove è anche possibile avvistare dei camosci, sono stati ritrovati reperti archeologici (vedi cippo), che testimoniano della antichissima presenza umana in quota. Una breve, ulteriore discesa ci porta ai resti di un ricovero per le pecore: un muretto circolare a secco che permette il passaggio al suo interno di un piccolo corso d'acqua per abbeverare, in sicurezza, gli animali tenendoli al riparo dai predatori che una volta, come testimoniano diversi toponimi locali, dovevano essere numerosi. Poco più in basso troviamo anche i resti dell'alpe di Finale/Finailalm (2307 m).
Strutture arcaiche che hanno conosciuto cambiamenti minimi nel corso della millenaria cultura agro-pastorale d'alta montagna. Si giunge quindi al maso di Finale-Finail (m 1952), formato da un complesso di edifici tardo medioevali ancora funzionali ed abitati tutto l'anno. Qui, fino agli anni cinquanta, si coltivavano cereali, un chiaro indizio climatico della regione. Oggi, grazie anche alla discutibile politica comunitaria la maggior parte delle aziende agricole di montagna non è più in grado di sopravvivere economicamente e quasi tutti i contadini sono costretti a svolgere attività complementari, benchè si tratti perlopiù di "masi chiusi" (vedi scheda). Al maso di Finale è possibile pranzare ed oltre all'ottimo stufato di pecora è possibile (solo su prenotazione) gustare la famosa "pasta di Senales" una pietanza oggi rara basata su cereali e burro. Il sentiero prosegue ora senza grandi dislivelli verso il maso Ravina-Rafein (m 1822), ma bisogna fare attenzione ad alcuni passaggi piuttosto esposti. Da qui un breve tratto di sentiero in salita attraverso un luminoso lariceto ci porta ad un masso ricoperto da coppelle crociate, in localitá Hüttenboden (vedi cippo). Si scende quindi verso il maso di Tisa- Tisenhof (m 1814) che troneggia maestoso all'ingresso della valle omonima. Anche qui è possibile ristorarsi godendo del panorama sul lago, sul fondo del quale si ergevano ben otto masi, in parte ricostruiti più in alto. La tappa si conclude a Vernago-Vernagt (m 1711).
Descrizione d'arrivo
Naturno - Val Senales - Maso Corto
Dove parcheggiare
Sul parcheggio prima del paese Maso Corto, da pagare, incustodito
Mezzi pubblici
Con la linea autobus SAD nr. 261 fino a Maso Corto