Chi passeggia oggi per Merano percepisce ovunque le tracce della sua lunga tradizione termale. Uno degli edifici emblematici in questo senso è il primo complesso termale di Merano, il "Kurmittelhaus", cuore storico della cultura del benessere cittadino: qui, medicina, salute e stile di vita elegante si sono intrecciati fin dall’inizio del Novecento.
Già alla fine del XIX secolo, Merano era una rinomata città termale, località di cura, apprezzata per il suo clima mite, l’aria pura e i trattamenti salutari. Ma fu con la costruzione del centro termale nel 1906 che la città consolidò il proprio ruolo di spicco tra le strutture analoghe dell’Europa centrale. L’intento era ambizioso: offrire trattamenti all’avanguardia in un contesto di raffinata eleganza, dove il soggiorno curativo fosse anche esperienza estetica e sociale.
Progettato dall’architetto Max Langheinrich, l’edificio colpisce per la sua costruzione a tre piani, sovrastata da una cupola. L’ingresso è preceduto da un elegante porticato colonnato semicircolare, mentre al piano nobile si accede attraverso una scalinata marmorea dai raffinati decori niellati; dal soffitto pende un imponente lampadario ligneo con statue a figura intera dai caratteristici costumi tradizionali tirolesi. Già allora, la struttura simboleggiava l’alleanza tra scienza e arte di vivere. Al suo interno trovavano spazio moderni bagni terapeutici, sale per inalazioni, impianti di fototerapia e persino un innovativo sistema di riscaldamento elettrico, in un’epoca in cui l’elettricità era ancora una novità assoluta.
Curiosità
I primi trattamenti proposti si basavano sul celebre programma di cure a base di succo d’uva di Merano, molto in voga tra i frequentatori internazionali dell’élite.
Il "Kurmittelhaus" offriva cure per patologie respiratorie, disturbi circolatori e nervosi, nonché cure idropiniche con acque minerali provenienti da sorgenti locali, ideali per chi cercava una terapia dolce ma efficace.
Oltre che terapeutico, il centro era anche un luogo di socialità: la mattina ci si dedicava alle cure, il pomeriggio si passeggiava sul Lungo Passirio o si assisteva a un concerto nella sala interna. Merano divenne così sinonimo di raffinatezza, benessere e vita culturale.
Una visita a Merano non può dirsi completa senza un passaggio davanti al centro termale. Senza bisogno di parole, l’edificio racconta la storia di una piccola città che seppe conquistare l’Europa con la forza della natura, la qualità delle cure e una visione lungimirante del benessere.