Sinfonia in bianco e rosa
Naturalmente esiste un fiore, a Lana e dintorni,
che tra tutti cattura maggiormente l'attenzione:
parliamo del fiore del melo. La nascita dei primi
germogli di melo è strettamente legata alle
condizioni atmosferiche dei mesi che l’hanno
preceduta. Se l'inverno è stato mite e umido, la
fioritura dei meli inizia presto, se invece, il clima è stato freddo e secco, avverrà con ritardo
rispetto a precedenti annate. Quando finalmente
sopraggiunge il momento tanto atteso, la Valle
dell'Adige si trasforma in un mare di profumi e
colori, attirando le api, che succhiano il nettare
dai fiori e vicendevolmente li impollinano.
Lana e i paesi circostanti, ogni anno celebrano
questo avvenimento straordinario, con il festival
"Lana in fiore", organizzato dall'Associazione
Turistica e aperto a tutti: un mese di eventi interamente dedicati ai fiori e alle erbe selvatiche
del rigoglioso territorio che li ospita. Nella zona
di Lana si può assistere inoltre ad un’altra straordinaria fioritura: poiché i fiori di melo sono
particolarmente sensibili al freddo, devono
essere protetti dalle temperature più basse che
scendono la notte. Le piante, nel momento in cui
la rigidità del clima lo richiede, vengono irrigate e
i fiori bagnati con un sottile velo d’acqua. Quando
le goccioline ghiacciano, si libera del calore, che
protegge boccioli e foglie dal congelamento. In
questo modo, dopo le notti più fredde, milioni di fiori di ghiaccio brillano e splendono al sole, incantando chi li osserva.
La grande bellezza
Secondo il calendario, la primavera inizia il 21 marzo e indicativamente, proprio a partire dall’equinozio, si riconferma ogni anno l’antica usanza dell'"andare a cicoria”: con le giovani foglie del
tarassaco (conosciuto anche come dente di leone), dal fiore giallo brillante, si prepara un'insalata tipica della zona, particolarmente gustosa. Le piantine, che nasceranno numerose di lì in avanti
fino a ottobre, si incontrano abitualmente su prati, pascoli, come anche ai bordi delle strade. A febbraio, anche la tossilaggine fiorisce ovunque, punteggiando i prati di giallo acceso. Mese dopo mese, spunteranno qua e là anche margherite, campanule, nontiscordardime, ranuncoli, primule, garofani, salvia selvatica, menta, alchemilla, acetosa.
La primavera è ideale per scoprire l'universo aromatico delle erbe selvatiche, girando per i ristoranti, gli agriturismi e i masi di Lana, Foiana, Monte San Vigilio, Cermes, Postal e Gargazzone.
Gli chef della zona infatti, conoscono i segreti di queste primizie e sanno come usarle al meglio in cucina, per offrire un’alimentazione sana, oltre che buona. Ortica, giardina silvestre, ma anche edera terrestre, possono essere utilizzate non solo per creare un fragrante bouquet di erbe aromatiche, ma anche per preparare delle vere e proprie prelibatezze, da gustare nei ristoranti di Lana e dintorni
durante le settimane gastronomiche di aprile. Quando gli ultimi petali cadranno e l'impollinazione sarà avvenuta, sapremo che dovremo attendere l'anno prossimo per godere di uno spettacolo naturale altrettanto impressionante. Ma la magia non finisce qui: ora è il momento di assaporare “l'alba” di nuovi frutti, paffuti e splendenti.