L’Ippodromo di Merano, noto anche come Ippodromo di Maia, è uno dei più importanti e ricchi di tradizione d’Europa. Situato nel quartiere Maia Bassa di Merano, si estende su una superficie di 40 ettari. L’impianto, realizzato nel 1935 su disegno dell’architetto Vietti Violi, uno dei professionisti più rinomati dell’epoca a livello europeo, si contraddistingue per un’architettura moderna che segue i principi del razionalismo, con un approccio formale essenziale e funzionale. Con i suoi tetti piani, le scalinate disposte in successione e due ampie tribune, l’edificio a due piani, alto 20 metri, incarna perfettamente lo spirito moderno dell’epoca. La tribuna principale, lunga 150 metri, può accogliere fino a 15.000 spettatori. L´ippodromo di Maia ospita una stagione di circa 25 giornate di corse che va da maggio a ottobre.
Sin dalla sua apertura, l’Ippodromo di Merano è diventato un punto di riferimento fondamentale per gli sport equestri. Le corse non offrono solo emozioni e brividi, ma anche la possibilità di immergersi nel mondo dell’ippica. In particolare, il Gran Premio Merano, una corsa ippica a ostacoli di 5.000 metri con 24 ostacoli impegnativi, rappresenta uno degli eventi più prestigiosi. Questo appuntamento, che si tiene tradizionalmente l’ultima domenica di settembre, richiama ogni anno numerosi spettatori e partecipanti da tutta Europa.
Un altro evento di grande rilevanza è la corsa dei cavalli di razza avelignese, che dal 1896 si disputa il lunedì di Pasqua. La giornata inizia con una sfilata festosa nel centro storico di Merano, per culminare nell’emozionante corsa all’ippodromo. L’Ippodromo di Merano non è solo il tempio dell’ippica, ma anche un vivace centro culturale. Ogni anno ospita concerti ed eventi di grande richiamo, come il Maia Music Festival, che porta sul palco artisti e band di fama internazionale, offrendo al pubblico un’esperienza musicale indimenticabile. In passato, l’Ippodromo è stato anche sede di partite di polo.
Lo sapevi?
Prima della costruzione dell’Ippodromo, nell’area oggi occupata dalla pista si trovava uno stagno molto amato dai meranesi, ideale per attività ricreative come il canottaggio e le gite in barca – una sorta di paradiso del tempo libero ante litteram.